giovedì 18 dicembre 2014

"Il più grande pasticciere", eliminata Giada Baldari. L'intervista di Fattitaliani: avrei dovuto credere di più in me

Giada Baldari ha 37 anni, vive a Napoli con suo marito e i suoi due bambini Massimo, 4 anni e Mirea 6 anni. Laureata in legge con 110 e lode, ha esercitato la professione di avvocato fino al 2010, quando per un caso della vita si avvicina al mondo della pasticceria. Nessun laboratorio della sua città riusciva a preparare una torta per il compleanno di sua figlia. Giada decide di armarsi di creatività e coraggio, comprare tutti gli ingredienti e preparare lei stessa il dolce. Il successo che sin da subito ne è seguito, l'ha portata a lasciare il foro e a seguire quella che ha scoperto essere la sua più grande passione: il cake design. Dopo un periodo da autodidatta, Giada decide di frequentare un corso di alta specializzazione in cake design e pasticceria.Da qualche anno ha aperto un laboratorio nel cuore di Napoli e tiene diversi corsi per aspiranti cake designer e pasticceri. Giada ottiene un grande successo, i suoi dolci sono molto apprezzati e richiesti e diventa una celebrità conosciuta come Sugar Queen: La Regina delle Torte. Il suo è un mondo tutto rosa, fatto di personaggi dei cartoni animati, caramelle colorate e principesse. Il cake design per Giada più che un lavoro è una filosofia di vita, un modo per dare libero sfogo alla sua fantasia e far sorridere la gente. E’ molto testarda e scaramantica e non si separa mai dalla sua coroncina portafortuna perché in fondo lei per tutti è una regina….. delle Torte!!! Eliminata nel corso dell'ultima puntata de "Il più grande pasticciere", il programma di Raidue realizzato in collaborazione con Toro, Giada Baldari è stata intervistata da Fattitaliani.

Il fattore emotivo ha fatto anche la sua parte nelle tue performance?
Il fattore emotivo, per quanto mi riguarda, ma credo anche per gli altri, ha giocato un ruolo fondamentale: ansia da prestazione, giudici che rappresentano il top della pasticceria italiana, telecamere, lontani dalla famiglia, concorrenti superqualificati, e la mia sensibilità ed emotività di base... ma questo fa parte del gioco, ed impegnarsi per domare e gestire le emozioni e' stata una bella scuola.
Quale collega hai conosciuto meglio nel vivo della gara?
Io ho legato con tutti, sono tutte persone eccezionali, professionisti, ognuno con le sue particolarità e caratteristiche... Gianluca ed Emilio mi sono entrati nel cuore, ma anche tutti gli altri, credo si sia creato un legame forte e profondo tra noi, che durerà nel tempo...
L'errore che non ripeteresti mai più?
Non c'è nulla che non rifarei, io sono stata me stessa e la storia non si fa di se... forse lo spirito con il quale ho affrontato tutta la gara lo cambierei: sono partita convinta di restare per una sola puntata ed è sbagliato perché l'umiltà va bene, ma avrei dovuto credere di più in me, mi sarei dovuta dare una possibilità, cosa che hanno fatto gli altri... gli altri hanno creduto in me più di quanto l'ho fatto io.
Un elemento invece che secondo te non è stato ben giudicato?
I giudici si aspettavano tanto da me...quindi tutto sommato i giudizi sono stati severi ma giusti...certo nonostante con me fossero più "dolci" nei modi, forse per la mia sincerità, non mi hanno risparmiato proprio nulla, e a volte i lati positivi di ciò che facevo sono passati del tutto inosservati....ma va bene così.

Potresti associare un dolce ad ognuno dei tre giudici e a Caterina Balivo?
Caterina Balivo, nella sua splendida semplicità e freschezza, potrebbe essere una crostatina di fragole, Biasetto senz'altro una sette veli perché il suo aspetto algido nasconde mille sfaccettature di umanità e sensibilità, Rinaldini un macaron, croccante fuori e morbido dentro, io lo adoro... Di Carlo una torta moderna con un ripieno fruttato, che ti stupisce per la freschezza al palato... 
La prima cosa che hai fatto dopo l'eliminazione? 
La prima cosa ho chiamato mio marito e i miei bambini e ho urlato: "venitemi a prendere"; stare lontana da loro è stata una vera sofferenza e ho ricominciato la mia vita con ancora più slancio e carica.
Dopo l'eliminazione... prossima tappa? 
Credo di essere solo all'inizio di qualcosa che ancora non so e sono felice di scoprirlo poco a poco, perché amo le emozioni forti; di sicuro aprirò altri punti vendita SugarQueen e cercherò di istruirmi ed imparare dai grandi maestri per diventare una grande pasticcera a 360 gradi. Io ho fatto finora un po' il percorso inverso; ho iniziato dalla parte più difficile: torte nuziali, macaron, cake design, croquenbouche... è giunto il momento di rinsaldare le basi dell'arte pasticcera secondo le direttive e gli insegnamenti dei grandi maestri! Giovanni Zambito

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